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domenica 14 settembre 2014

A volte ritornano...tra poco il primo giorno di scuola...



 ma per dirla tutta non me lo ricordo il primo giorno di scuola, mi ricordo con molta chiarezza altri e specialmente quello dei miei "bimbi".
Lei, già alta, la sua statura rivaleggiava con la lunghezza dei capelli che aveva pettinati più o meno così ma senza frangia, per l'occasione aveva indossato la sua maglietta preferita (era gialla) , aveva il suo zaino con i colori nuovi e profumati di legno (mica i pennarelli), temperino a cagnolino (era già quasi...veterinaria) e voleva scappare da me per arrivare prima in aula e io con gli occhi lucenti la guardavo andare via per così tanto tempo (era la prima volta che sarebbe stata da sola, anzi con una maestra senza di me, sapeva quasi leggere e scriveva in stampatello, glielo avevo insegnato io) ero quasi gelosa di quella persona, che l'avrebbe avuta accanto ( tra altri 17), quando torna a prenderla  (col fratellino neonato) mi corse tra le braccia e incominciò a raccontarmi e ..non smise più!
Tutta un'altra cosa 5 anni dopo per il suo fratellino, lui optò per un abbigliamento mooolto classico : pantaloni lunghi, camicia giallina, cravattina giallina a puntini piccolissimi verdi e gilet,( per l'occasione
 uno fatto da me), si allontanò subito e non volle che lo accompagnassi in aula. Quando lo andammo a prendere (dimenticavo anche la sorella lo accompagnò e rimase male pure lei di non poterlo accompagnare dentro : ma "lui non era mica piccolo - disse) era un po' sfatto e non parlò fino a casa nonostante l'incalzare di domande della sorella.
A casa , a pranzo saltò fuori la frase che spiegava la sua sofferenza presente e futura , "siediti" perchè stava ostinatamente in piedi, "non posso sono già stato seduto troppo e non ce la faccio più" e mangiò in piedi per poi precipitarsi ad allenarsi di scherma ( per sfogarsi disse).
Ricordo che quell'abbigliamento durò per tutte le elementari per trasformarsi poi in un totale abbigliamento sportivo , anche all'università faticava a rendersi presentabile per gli esami e ora da avvocato gli costa ancora di più.

 

E adesso com'è il primo giorno di scuola?
Forse è meglio dire come sono quelli precedenti...alla ricerca spasmodica di "quello zainetto particolare", penne e quaderni che già si sa come sono, i libri (non uno solo), e poi il "vestitino adatto", tutto tra corse ed affanni, non c'è mai abbastanza tempo...ma il primo giorno è lì...inesorabile!

4 commenti:

  1. Sarà perchè studiare mi è sempre piaciuto, il primo giorno di scuola l'ho sempre aspettato e accolto con molta allegria.
    Un abbraccio!

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  2. Cara Adriana, come è bello ricordare quei giorni che vedi quel sorriso radioso e,pieno di curiosità dei propri figli...
    il primo giorno è sempre importante perché è l'inizio per loro di una nuova e grande esperienza.
    Ciao e buona settimana cara amica.
    Tomaso

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  3. Il primo giorno di scuola, purtroppo, me lo ricordo bene: è indelebile insieme a tutte le cicatrici che mi ha lasciato quel periodo nero e se potessi lo dimenticherei volentieri.
    Un abbraccio

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coccole...